venerdì 26 agosto 2011

Apre la dispensa emotiva all'Hotel Cernia




Manca poco: ci siamo quasi. Il 3 settembre, con un aperitivo con Michele,  il capo cuciniere, iniziamo ufficialmente una nuova avventura (si, perché quelle attualmente in corso, evidentemente, non ci bastavano....).
Vi ricordate la dispensa della nonna? quel mobile un pò rosicchiato dai tarli tutto trine e profumo di cera per mobili, che quando lo aprivi ti spalancava le porte del paradiso. Bastava il "tlac" della chiave che rumorosamente girava nella serratura ed eri nel mondo della cucinad'amore: melanzane sott'olio, conserve di pomodoro al profumo di basilico dell'orto, marmellata di fichi e pescetti in carpione.... mmmmm, solo  a pensarci arrossisco per la ghiottoneria che accende violente emozioni! 

Beh, è stato il ricordo (ancora vivo e ricco di acquolina) di quei giorni d'infanzia ad averci suggerito questa esperienza, unito al desiderio di regalarvi un'occasione per  prolungare il "sapore del Cernia" una volta tornati a casa. 
Ragù di polpo, "ortoliera" di verdure, palamita sott'olio al profumo d'erbe, marmellate piccanti da abbinare a formaggi o a bolliti di carne, fichi del nostro giardino alla maniera di Anna, sono solo alcune delle prelibatezze che vorremmo potervi offrire nella speranza vi aiutino  a portare a casa un pò della magia che qui si respira tutti insieme. 
Appuntamento il 3 settembre, quindi, nella piazzetta più emotiva che c'è (quella di casa nostra per intendersi) per gustare (e portare via) alcune delle nostre emozioni in barattolo!


 

giovedì 25 agosto 2011

Inizia sempre tutto per gioco




Fate mente locale per un attimo... pensate e ripensate a quei bivii e a quegli snodi. Fateci caso, mettete a fuoco... con calma, pian pianino. Lo trovate? Vi riaffiora tra i ricordi quel momento, piccolo piccolo, in cui qualcosa di grande, di vero, di potente, è nato per caso, quasi frutto di una distrazione di un attimo.
Sarà, ma io ho la mente affollata da queste situazioni: un giorotondo di episodi che mi ricordano quante siano le situazioni in cui dal fortuito e inatteso è nata una via nuova, che avrei seguito e che mi avrebbe cambiata. Anche con lei è andata così.


 Era un pomeriggio caldissimo e avevo la mente un pò appannata dopo una notte troppo avara di sonno. Quel giorno chiesi ai miei amici di scrivere sulla bacheca del mio profilo facebook, un motivo per cui essere felici. Il risultato? una interminabile, meravigliosa, commovente collana di pensieri luminosi. Belli... troppo belli per non celebrarli, per non desiderare di sentirseli sempre addosso, quasi fossero il mio privato talismano per la felictà.In un attimo mi balenò un pensiero: fare di quella lunga filastrocca di pensieri, una collana di parole da tenere sempre abbracciata al mio collo.
Complice la grande magia del web che tutti mette in rete, moltiplicando relazioni e scambi, nonché la mia da poco iniziata avventura tra le carabattole    sta di fatto che, grazie al passaparola,  ho incontrato il favoloso mondo di Oplà ed è stato subito amore puro, sincero, spontaneo che trabocca entusiasmo e moltiplica stimoli creativi.
L'incontro con Michela Deanesi (così si chiama la donna magica che in Via Sarpi a Milano crea sogni che abbracciano il collo o che scendono delicatamente dalle orecchie confondendosi tra i capelli) e il suo mondo fatato fatto di sonagli, piume e cristalli è stato per me una vera folgorazione, foriera di grandi entusiasmi e stimoli creativi per i giorni a venire.
Sono incontri fortuiti (ma non troppo, nel senso che io non credo nel "caso") a regalarmi sguardi nuovi e gioie insperate e a convincermi sempre più che... OPLA'... dal virtuale alla realtà: non è un gioco ma una grande verità :)

martedì 16 agosto 2011

La memorabile #grigliatadel15 all'Hotel Cernia

Incredibile... ho impiegato un giorno per "riprendermi"...
C'è voluto del "vuoto", dello "spazio", una interruzione nel flusso incessante e generoso di emozioni che in questo periodo imperversano nei miei giorni scompigliati.




Si, perché la #grigliadel15 (l'evento in giardino che celebra e festeggia il raggiungimento del "culmine" della stagione a casa nostra) quest'anno se possibile è stata ancora più emozionante e intensa.
A un aperitivo in piscina degno di nota per l'impegno profuso non solo per la qualità del cibo ma anche per una presentazione che non ha lasciato niente al caso tra generose fioriture di zucca e lunghe file di bocconcini avvolti tra le foglie o delicatamente sistemati in barattolini monoporzione, ha fatto seguito una romanticissima grigliata  in un giardino deliziosamente illuminato e disseminato di tavoli imbanditi a festa sotto a un tetto di stelle.




La selezione musicale, accuratamente studiata per accompagnare emozioni a perdifiato, ha poi scaldato gli animi dei molti ospiti che sono scesi a bordo piscina che si sono abbandonati a sfrenate e liberatorie danze mentre un gran finale in piscina (rigorosamente vestiti!!) che ha sapientemente mescolato i ragazzi dello staff agli invitati, ha se possibile ulteriormente  celebrato l'emozionante commistione di percorsi che fa del Cernia una "casa degli affetti".


Una serata che anche semplicemente  raccontata riaccende emozioni e accelera i battiti, non fa che coronare una stagione disseminata di eventi felicemente condivisi. Ripenso alla meravigliosa #springelba (la festa di apertura che ha chiamato a raccolta un nutrito gruppo di "amici del Cernia"), alle esperienze in cucina tra erbe spontanee ed escursioni in kajak, 


ai concerti jazz e blues, alle serate dedicate alla natura dell'isola con la collaborazione di Marlies Moeretter (esperta guida ambientale) o del diving center Il Careno e ancora all'arte in giardino che impreziosisce i nostri sentieri 
e a tutte gli appuntamenti che ancora ci aspettano. 
Penso insomma a una ricetta unica che mescola passione, amore per questi luoghi, desiderio di emozionare emozionandosi e che fa di questa casa una "piazzetta affettuosa" e non riesco a non menzionare loro... i sapienti esecutori di questo insieme bislacco ed eterogeneo di ingredienti: tutti i ragazzi che con fantasia e dedizione interpretano splendidamente il loro lavoro e senza la cui collaborazione non potrei fare dei miei giorni lo scapestrato mosaico di emozioni che voi ben conoscete e che emerge dai miei quotidiani e stropicciatissimi racconti.
Quindi tutto sommato... sapete che vi dico? Che li abbraccio tutti i miei "sconclusionati ragazzi" in questo lunghissimo post... in attesa di raccontarvi altri particolari delle nostre avventure. 
Il prossimo appuntamento?  Il 21 Agosto, con le magie di fuoco di Goldi!

giovedì 11 agosto 2011

Figli delle Stelle all'Hotel Cernia

"Come le stelle noi soli nella notte noi ci incontriamo
Come due stelle noi silenziosamente insieme ci sentiamo
Non c'e'il tempo di fermare questa corsa senza fine che ci sta' portando via e il vento spegnera' il fuoco che si accende
Quando sono in te quando tu sei in me
Noi siamo figli delle stelle figli della notte che ci gira intorno
Noi siamo figli delle stelle non ci fermeremo mai
per niente al mondo
Noi siamo figli delle stelle senza storia senza eta'
eroi di un sogno
Noi stanotte figli delle stelle ci incontriamo per poi perderci nel tempo
Come due stelle noi riflessi sulle onde scivoliamo
Come due stelle noi  avvolti dalle ombre noi ci amiamo
Io non cerco di cambiarti so che non potro' fermarti
tu per la tua strada vai addio ragazza ciao io non ti scordero'
dovunque tu sarai dovunque io saro'"

GRAZIE A TUTTI VOI CHE AVETE ILLUMINATO LA NOTTE DELLE STELLE AL FREAKFEST 2011

Che sapore ha un'emozione?


Che fosse in ballo un freakfest a casa nostra era ormai risaputo: post, link, canzoni condivise e quant'altro hanno fatto da sfondo alla predisposizione di questa esperienza che forse più delle altre, e comunque in modo del tutto singolare, mi ha colpita. Una partecipazione assolutamente inusuale e capillare ha alleggerito lo sforzo che inevitabilmente sottende all'organizzazione di simili iniziative. Di colpo tutti sono stati coinvolti e si sono sentiti partecipi di un modo di essere e di stare.... Si perché la festa freak vuole essere un pretesto per tornare a fare insieme, condividere tempo e spazio, tornare a sorridere e magari guardare con nostalgia a un tempo carico di ideali epassioni genuine.

Cosa mi ha coplito oltre la straordinaria partecipazione virtuale di chi non c'era ma su facebook non ci ha mai erso di vista?
La partecipazione dei nostri ragazzi, la loro genuina capacità di mettersi in gioco, di integrarsi alla vita (strampalata) di un albergo che somiglia sempre più a una casa nella quale arte, musica, poesia e buon cibo si mescolano in una ricetta assolutamente inconsueta.

martedì 2 agosto 2011

Blowing in the wind

Manca poco, poco davvero: tra una settimana vivremo una nuova avventura qui da noi. Complice una ghiotta occasione (la notte delle stelle cadenti) abbiamo pensato di trascorrere in compagnia la serata e di farlo in giardino, ballando la musica della nostra infanzia e di dare vita a FreakFest.
Sono sinceramente colpita (ed estasiata) dalla forte risposta emotiva che la preparazione dell'evento sta avendo. 
Una partecipazione diffusa e genuina da parte di moltissimi amici (molti dei quali appena incrociati lungo la via "feisbucchiana") ha accompagnato la predisposizione di una frizzantissima playlist che sarà la colonna sonora della serata, mentre commenti, foto postate e aneddoti della giovinezza, hanno movimentato la mia bacheca facebook negli ultimi giorni.
Vivremo un dopocena in giardino  sulle note della musica che a cavallo tra gli anni '60 e '70




ha acceso e accompagnato le emozioni di una generazione che ha senz'altro contribuito a scrivere la storia dei nostri giorni e che personalmente guardo con ammirazione e "sentimento", perché animata da grandissimi ideali, desiderio di rinnovamento, capacità di difendere ed esprimere un bisogno collettivo... quello di veder realizzato il sogno di un mondo migliore....


In un'epoca in cui apatia e "disimpegno civile" sembrano avere la meglio, mi piace l'idea di riunire su di un prato un pugno di sognatori, di animi inquieti che ancora ha voglia di crederci e di sperare, tenendo così vivo quel fuocherello flebile eppure tenace, che ancora, sotto le ceneri di un vivere comune "appiattito e imbolsito dal presunto benessere", vive di emozioni sincere.


Vi aspettiamo quindi, scalzi e un pò ribelli, a caccia di stelle cadenti, in una notte che sarà  tenuta viva dal soffio del vento...



lunedì 1 agosto 2011

Raccolgo il perduto che ancora vive dentro ai disillusi.

Quattro note storte,
l'aria profuma di zucchero cotto e trascina la mia bambina paurosa... è grigio e pastoso il cielo e oggi non mi va.
Esco da me... qualcosa troverò. Si inciampa sempre in qualcosa d'altro, magari di imprevisto: a volte l'insperato accende i miei giorni.
Si srotola il mio mondo di trapeziste scalze, improbabili funanboli, zingare senza denti con i solchi della vita sul viso, persone ai margini di una società che non mi trova mai adatta, mai simile a qualcosa, mai allineata alla colonna dei "più"... 
Cammino, inciampando nei forse e sono sempre "un pò più in là", quattro passi a sinistra, un filo dietro... due respiri più su.
Mi centro... ci provo ma manco sempre il tiro. Arrivo un attimo dopo... a volte troppo presto: fuori tempo, fuori posto, spesso stordita, confusa, incapace di trovare lo spazio "mio", la dimensione che  appartiene a ME.
Raccolgo pezzetti, avanzi, carabattole perdute, scordate, sogni che sembravano dimenticati infondo al mare, lasciati in uno spazio "altro", lontano dagli occhi del mondo... sto lì, vivo di ritagli, cucendomi il vestito dei miei giorni con ciò che "resta", che altri non colgono, che non è mai veramente "per me", è sempre qualcosa di fuoriuscito da un esubero di esistenze che non si esprimono mai "tutte", condannate a loro volta a sopravvivere (non più a VIVERE) tra inciampi e sogni abbandonati molti guai fa, che esondando sbattono in me... per caso...



Raccolgo il perduto, lo infilo tra le pagine delle  disillusioni, mi faccio rifugio di sogni abbandonati nelle cantine buie del crescere e cammino zoppa nei miei giorni scomposti.
Ma non passa di qua il mio mondo randagio.