giovedì 8 settembre 2011

Così non vale però!

Dico io, non c'è davvero pace. Qui da noi le emozioni si inseguono davvero a perdifiato ed è tutto così mescolato che a volte fatico seriamente e non capisco se sto lavorando o sto vivendo i mei giorni in una sorta di famiglia allargata. Si perché questo è ed hanno il sapore genuino e "soffice" delle cose fatte con piacere e gioia, i momenti di condivisione da noi.
Chi di voi mi "sleggiucchia" un pò assiduamente, saprà che qualche giorno fa abbiamo presentato al "dispensa emotiva" in occasione di un aperitivo condiviso. Di che si tratta? Del tentativo di racchiudere alcuni dei sapori (e con loro inevitabilmente le emozioni ad essi collegate) in un barattolo da portare via, da regalare alle persone care o semplicemente da guastare in tutta calma a casa... quasi a voler prolungare il piacere condiviso qua con noi.
Una tavola "affettuosa", imbandita del calore e delle attenzioni che amiamo rivolgervi quando siete nostri ospiti, è stata la naturale cornice di una situazione di assoluta convivialità durante la quale ricordi d'infanzia (generosamente raccontati da Anna,la mamma di Michele lo chef), ispirazioni legate al nostro territorio e la nostra filosofia di lavoro (che somiglia terribilmente a quella di vita in realtà) si sono mescolate insieme creando una atmosfera difficlmente descrivibile.
Al tempo delle letture dei testi che ispirano e riempiono di sguardi poetici la mia personale visione dell'universo "cucina", ha fatto seguito quello delle chiacchiere tra amici, tra un sorso di vino e il pane che veniva passato con genuina semplicità da un commensale all'altro.
Un piacere sincero, che travalica i ruoli e le situazioni, ha tenuto unite una quindicina di persone attrono a una tavola affettuosamente imbandita e ricca di sapori antichi (hanno spopolato i fichi all'aceto secondo la ricetta di mamma Anna, tanto per capirsi) convincendomi se possibile ancora una volta di più che è di questi contenuti e di queste storie che voglio "cantare" da grande....