giovedì 22 novembre 2012

Fraelba se ne va su www.fravola.it

Sarà l'approssimarsi della fatidica "scadenza Maya" o un fisiologico abbandonarsi alle fasi di cambiamento che ci chiamano attraverso l'ineluttabile "appello" che la vita rivolge a tutti (compreso quelli dell'ultima fila, che sperano sempre di cavarsela) ma Fraelba ci saluta.

Stropicciata, incantata, infastidita, sorpresa, emozionata, eternamente invaghita dell'isola che la ospita da oltre 15 anni,  rinnovando qotidianamente la sua storia d'amore per lo scoglio, così si è palesata la cantastorie tra gli scritti poco costanti di questi anni turbolenti.

Se le storie non finiscono qua e l'entusiasmo nel raccontarle pure, è il sentire e lo sguardo sul mondo ad essere mutato. A 15 anni dall'approdo sull'isola delle meraviglie, molti sono stati gli accadimenti fondanti un'esistenza che oggi, nel voltare pagina, non dimentica ciò che è stato ma anzi,  porta con sé rielaborandolo.

Dall'emozione di entrare immediatamente a far parte del gruppo di lavoro del Parco Nazionale dell'Arcipleago Toscano, alla scoperta dell'incantevole baia di Sant'Andrea che ospita l'albergo per cui lavora, passando per una meravigliosa esperienza di maternità e da un congedarsi, sempre malinconico seppur intriso di riconoscenza e bei ricordi, di una relazione importante che l'ha portata sullo "scoglio" per la prima volta 15 anni fa.

Fraelba fa i bagagli, insomma e tra pigiami e maglioni mette in valigia la sua storia, gli incontri, le esperienze fondanti di questi intensi anni di crescita, avendo cura di non chiudere le porte ma, anzi, esplorando tutti gli ambienti che incontra lungo la via. 

Non più solo "isola" quindi, ma spazi nuovi da considerare con attitudine aperta e continuo desiderio di mettersi in gioco alla ricerca di quella rampa che le permetterà di prendere il volo.

Si, perchè fraelba adesso "fravola" :)

Se la cercate la trovate qua (parola mia).



lunedì 19 novembre 2012

Come si raccontano le emozioni? BTO, aiutaci tu!

Sono pronta.
Si, sono pronta, me lo ripeto da giorni.
Pinterest, Facebook, Twitter, Instagram!!!  Tranquilli: non è un nuovo social modo di inveire, sono gli strumenti che mi servono a condividere con le persone le mie emozioni, lavorando. In effetti a BTO (l'evento più importante dedicato al tema del "travel 2.0") mi hanno chiesto di fare questo, di raccontare la mia social-storia: credo che siano curiosi, a leggere tra le righe del tema che tratteremo,  di sapere come si fa a "metterci cuore" usando uno smartphone. Oddio,  a essere onestissimamente onesta, mica lo so come si fa, eh (ma non diteglielo): semmai so dire perchè io ami i social e perché e in che misura, questi mi aiutino nel quotidiano compito di "raccogliere" storie e raccontarle a chi passa dall'Hotel Cernia.
Sia chiaro: niente ricette "magiche" o elucubrazioni alchemiche sul come si trasformino 140 caratteri in "buona energia condivisa", piuttosto una riflessione "raccontata" sul come e perché la tecnologia  mi sia di aiuto, sulle pratiche che quotidianamente migliorano la mia vita, in modo semplice, intuitivo, assai poco "costruito".
Sullo sfondo (ma in realtà in prima linea nella mia mente) le persone, gli incontri, le relazioni che negli anni hanno accresciuto, nutrito e stimolato la mia idea di "ospitalità", intesa come la creazione partecipata di un luogo in cui le persone, nello scambio, si conoscono, si  emozionano, condividono bellezza.
Sono pronta.
Si, sono pronta, me lo ripeto da giorni... Vi aspetto il 30 Novembre alle 14.15 e ficcheremo il naso nella mia scompigliatissima cassetta degli attrezzi