venerdì 22 luglio 2011

Caffettiere, libellule, tazze e magia


Mi accorgo dai vostri commenti, dalle domande più o meno precise che mi fate e dalla crescente curiosità che si avverte nelle vostre parole, che il concetto "carabattola" non è del tutto chiaro (del resto, se non lo è per me come fa a esserlo per voi). Beh, mi correggo: non è che per me non sia chiaro cosa intendo... è però un concetto in continua evoluzione, in divenire.... in trasformazione.


Vi capita mai di fuggire dalla realtà? Di avere cioè forme più o meno blande di evasione dal contingente.... non so, attraverso un libro, una sigaretta fumata in silenzio guardando il cielo, un disco che amate molto ascoltato a tutto volume, una passeggiata con il vostro cane... per me è il vento.

Quando arriva il vento "non ci capisco più niente": i pensieri si fanno leggeri, sottili e volano via. 
 E' stata una giornata di vento intenso quella che mi ha fatto maturare l'idea delle carabattole, che al momento sono per lo più orecchini, bracciali, oggetti d'uso "comune" che nel nostro quotidiano  sono stati svuotati della loro valenza evocativa e magica e che per me, così,  riconquistano il loro valore trasformandosi in bollitori brontoloni, annaffiatoi chiacchierini, forbici da pota extralarge che sbucano inpertinenti tra la mia folta chioma scrutano il mondo da "quassù"...
... ma anche tazze e caffettiere... a ricordarmi i momenti felici condivisi con le amiche, le chiacchiere rubate tra un impegno di lavoro e la bambina da prendere a scuola: tutti quei "morsi di felicità" minuscoli, apparentemente insignificanti, che per me sono sostanza d'amore. 
MA non finisce qui.. le carabattole viaggiano (come me) ed esplorano nuovi mondi... pescano tra i ricordi dell'infanzia

 e si infilano tra i ritagli di stoffa di nonna, affondano le mani nella scatola dei bottoni colorati di mamma
 e si fanno "pupi" da indossare, collane di stoffa che stanno abbracciate al collo, che mi girotondano intorno, filastroccando pensieri di affetto (quelli che mi scrivete sulla bacheca di facebook o nei messaggi che ci scambiamo, per intenderci). 
La Carabattola è il mio modo di sentire, di vedere e spesso di sognare il mondo... il mio bagaglio a mano, l'indispensabile mescolato al fantastico, che si "appende" a me... quasi fosse lo strascico di un'infanzia mai risolta e sopita che torna a bussare prepotentemente attraverso le mie bislacche fantasie, i miei scapestrati e funanbolici voli pindarici, il mio vivere sempre un pò scalza e raminga. La Carabattola sono io, che mi mescolo nel mondo e ne esco sempre trasformata: ma con tutti i pezzetti del mio passato ad arricchire il caleidoscopio delle mie esperienze.

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