martedì 12 luglio 2011

Le Carabattole di Francesca

Mi accorgo ora di essere reduce da un lungo silenzio in realtà carico di situazioni, emozioni, propositi, eventi condivisi.
La stagione qui da noi sta scivolando via e scorrendo a ritmi vorticosi, al punto che fatico io stessa a "starmi dietro", a trovare un momento di ascolto in mezzo al mio cielo in continuo movimento.


La festa di primavera #springelba2010,  il kajak  d'amare, i numerosi concerti (soul blues e jazz), le serate a tema con il centro ricerca cetacei  e la naturalista Marlies Moeretter, così come i numerosi  corsi di cucina emotiva e la  frizzantissima grigliata d'inizio estate, hanno scandito il ritmo serrato e coinvolgente dei nostri giorni.
A volte mi sorprendo io stessa della capacità che gli ospiti di casa nostra hanno nel lasciarsi coinvolgere in avventure  della cui buona riuscita non sono mai certa a priori perché a essere determinanti in questi percorsi, sono la predisposizione al contagio e la "fame di poesia" che ognuno di noi sceglie di mettere in campo.
Eppure finisce sempre con un gran bel sentire, con un interminabile, lungo momento di scambio che passa attraverso storie e linguaggi sempre diversi ma accomunati dal desiderio di condivisione che qui si respira con voi.
Forte di questa sensazione che mi viene a più riprese confermata, ho scelto di iniziare una nuova avventura... quella delle "cose che mi metto" e che esprimono il mio mondo immaginario, le fantasie che percorrono la mia mente ballerina e che raccontano storie, sogni, desideri, mondi fantastici in cui spesso mi rifugio un pò, giusto per prendere un pò di fiato. Di che si tratta? Di "carabattole", oggetti d'uso comune (che notoriamente hanno in sé un potenziale magico che finiamo con il non vedere più, presi come siamo dal nostro vivere quotidiano) che diventano per me monili nei quali esprimo la mia giocosità e la mia mai sopita meraviglia per il mondo. Così capita che un piccolo annaffiatoio di alluminio penda da un mio orecchio o che una libellula si fermi attorno al mio braccio, attorcigliandosi un pò attorno al mio polso mentre un'altra  finisca sulla treccina che mi scende dai capelli.... Capita quindi che un gruppo di giovani "artigiane della fantasia" (così amano chiamarsi) si siano avvicinate, incuriosite, al mio mondo fantastico e abbiano deciso di assecondare il mio desiderio di poesia, creando in esclusiva per me le  "Carabattole di Francesca e che entro il fine settimana saranno disponibili a casa nostra.

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