martedì 19 ottobre 2010

Lascio socchiuse le persiane del mio cuore

Sono seduta sulle scale della terrazza.
Il fosso ha ripreso a trotterellare allegramente tra i sassi del suo letto in giardino, complici le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Oggi invece c'è il sole. Un sole di quelli belli, autunnali, che ti scaldano il cuore prima ancora della pelle e che avvolgono tutto il panorama intorno a me di una luce calda e "affettuosa".
Mi sono "rintanata" sulla terrazza mentre fervono i lavori di chiusura (chi smonta, chi sposta, chi lava).
Io però non ci riesco.
No, non mi sento di partecipare a questo fermento.... ho troppe emozioni che mi  frullano nella pancia e che mi fanno percepire un irrefrenabile desiderio di scrittura.
Il Saluto d'Autunno, al quale hanno partecipato molti amici (vecchi e nuovi) e alcuni degli artisti che si sono esibiti a casa nostra quest'estate, ha rappresentato per me un momento di grande ispirazione, permettendomi di condividere emozioni e sensazioni intense.
Ma andiamo con ordine... e ripensiamo un pò il tutto.
L'idea bislacca è nata in una sera di nostalgico scrivere.
Dopo un agosto particolarmente "emotivo" trascorso a condividere (oltre che la bellezza di quest'isola) aperitivi e dopo cena nella "piazzetta" del Cernia, complice una comune e attiva presenza su facebook, ho scambiato con alcune amiche-ospiti i dee e riflessioni sull'intensità del nostro stare insieme. Ne è nata, in modo spontaneo, l'idea di creare una occasione per un nuovo incontro, un pretesto per continuare a sperimentare i benefici naturalmente profusi dal nostro "stare insieme", collezionando esperienze condivise.
Se mi state leggendo, care Mariagrazia e Gloria, capirete benissimo che parlo di voi e che colgo questa occasione per continuare a parlare anche a voi.
Dicevo insomma che in una delle mie proverbiali lunghe notti passate a leggiucchiare, condividere pezzetti di percorso, commentare un post e scambiare riflessioni di vario genere, mi venne in mente di stravolgere una abitudine consolidata ma in realtà "ereditata" dalla gestione precedente. Mi balenò con un guizzo improvviso e intensamente luminoso, l'idea che si potesse chiudere l'albergo in modo gioioso, evitando ai nostri ospiti ma anche a tutti "noi del Cernia" di farlo con stanchezza e poco entusiasmo. In un attimo ho ripensato alle (purtroppo tante) occasioni in cui avevo "aspettato a gloria" quel fatidico giorno che mi avrebbe aperto i cancelli della "libertà", finendo inevitabilmente con il trasferire nell'ospite una mistura "esplosiva" di stanchezza, scarsa attenzione verso gli "ultimi malcapitati" e poca disposizione allo scambio. Ma come potevo rovesciare una simile abitudine consolidata negli anni? Ad aggravare il tutto c'era anche un meteo ballerino che, a dispetto di altre stagioni, non ci ha permesso di godere della magia del "Mare d'Autunno".
Semplice: occorreva una FESTA... di quelle belle, che profumano di gesti fatti con amore e di lunghissime tavolate imbandite, con tanto di bambini che corrono da una parte all'altra tra una chiacchiera e una marachella.

Ho pensato a una convivialità genuina perché spontanea, dove persino il cibo profumi di schiettezza. E' cosi
che Cristiano, Irene ed io siamo andati in cucina ad aiutare Michele a fare gli gnocchi, per esempio: volevo che nel cibo che avremmo condiviso, ci fossero tracce di un nostro personalissimo gesto di gioioso Amore.

Ho socchiuso gli occhi e per un attimo  ho immaginato la nostra FESTA e un sorriso, di quelli larghi, ha illuminato il mio viso.
Il resto è venuto spontaneamente.... l'invito ad alcuni degli artisti che hanno arricchito di emozioni e contenuti la nostra casa (hanno aderito immediatamente tutti e in maniera entusiastica e non posso esimermi in questa sede da rivolgere un pensiero di affettuosa gratitudine a Stefano Raddi e al 3io Jazz di Richard, Matteo e Manuel) così come il "contagio" di alcuni blogger che hanno seguito la nostra festa, documentandola attraverso i colori delle emozioni che andavano condividendo con noi.
E' probabile che continui a raccontarvi di questa festa, delle emozioni condivise, degli incontri sorprendenti che mi ha permesso di fare e della sensazione di calore che mi ha regalato....
Per oggi però mi fermo qui. I lavori di pulizia e smontaggio proseguono attorno a me ma mi sento altrove, quasi distante, perché per la prima volta non ho la sensazione di chiudere l'albergo ma semplicemente di lasciare socchiuse le persiane del mio cuore...

4 commenti:

  1. Dopo ore di prove, riesco finalmente a postare. Io ti adoro, Francesca. Adoro te e tutte le emozioni condivise. E odio questa distanza che ci allontana a un quotidano che vorrei fosse più comune. Ho a pelle d'oca leggendoti. E non sai quanto ho pensato a voi lo scorso week end.
    E non so se potrai immaginare la gioia che ho provato a immaginare te, Cristian e Irene in cucina. E' come se vi avessi visti e sentiti.
    L'abbraccio più stretto che puoi sopportare!
    Gloria

    RispondiElimina
  2. come faccio a condensarmi in poche righe? Grazie Gloria per la positività, l'entusiasmo e la "voglia di fare" che mi hai regalato. Senza il nostro proseguimento virtuale della piazzetta emotiva, non avrei avuto le energie e l'ispirazione adatte ad organizzare questa festa :))
    Alle prossima... non mancherai, lo so.
    Un abbraccio affettuoso

    RispondiElimina
  3. Ma perché ogni volta che ti leggo, scoppio a piangere?!? Ma cosa mi hai fatto? Un incantesimo?!?!

    RispondiElimina
  4. sono emozioni allo stato liquido......
    un bacio

    RispondiElimina