domenica 3 ottobre 2010

I miei ricordi in Festa (dell'uva)

Benedette tradizioni!
Si, si... viva le feste, quelle di paese, quelle in cui ci si incontra in piazza, la domenica, e tutto ha il sapore della genuina convivialità.
A Capoliveri, ogni anno in questa stagione, ha luogo la tradizionale Festa dell'uva. Un' occasione per scoprire i 4 rioni del paese che si confrontano attraverso una ricostruzione storica (ognuno sceglie, documentandosi, di far rivivere la comunità in una particolare epoca, con tanto di costumi e scenografie).
L'emozione che si vive attraversando i pittoreschi vicoli del borgo è inenarrabile perché inscindibilmente legata agli odori (i carboni accesi, la frutta matura, la zuppa che bolle nel paiolo) così come alla capacità e ricchezza espressiva di un piccolo ma vivace gruppo di "gapoliveresi doc" (gli autoctoni veraci, per intendersi).

Amo partecipare a questa festa perché trovo commovente l'impegno e la dedizione che tutti (giovani e anziani) dedicano  al fine di realizzare un piccolo capolavoro di memoria e tradizione popolare.
In queste occasioni (sempre più rare per la verità) si entra in contatto con il cuore pulsante di una comunità, attraverso i racconti (spesso cantati) che narrano storie semplici e fresche, come i panni che sventolano beati alle finestre.
Quest'anno ha vinto il Baluardo (il mio rione del cuore) ma come sempre, direi, hanno vinto la voglia di stare insieme e di condividere amore e gioiosi ricordi per quest'isola... quest'isola bella.

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