venerdì 21 ottobre 2011

#elbafall2011 e lo strascico emotivo dell'Hotel Cernia

Un pò lo immaginavo ma di certo non poteva essermi chiaro fino in fondo.
Si, è vero... quel pizzicore sottile, quello sfarfallio di pancia tipico di tutte le occasioni che mi emozionano, avrebbero dovuto "mettermi in guardia" facendomi capire che si sraebbe trattato di qualcosa di veramente magico. Eppure se non ci si passa, se non lo si prova, se quel sentire non infiamma le guance e non fa sbrilluccicare gli occhi... si tende a minimizzare, c'è poco da fare.
E' cosi' che #elbafall2011 (l'ormai tradizionale saluto di chiusura che coinvolge un sempre più nutrito ed affiatato gruppo di "ospiti amici" o di "amici ospiti" che dir si voglia) ha rappresentato per tutti noi che del Cernia facciamo parte, una tre giorni intensa, ricca di stimoli, di momenti di condivisione sani, genuini, semplici (come piacciono a me insomma).
Abbiamo aperto la tre giorni venerdi 14 ottobre,  con una cena "affettuosa", che ha inteso raccogliere i sapori e le sensazioni di gusto che più ci hanno convinto, seguita da un meraviglioso concerto, (che è stato poi la prima data del primo tour di un quartetto straordinario sia per talento, che per umanità: il D Quartet. Più che di un concerto, si è trattata di una vera e propria esperienza che ha coinvolto tutti i sensi: si è giocato, ascoltato, interagito con i musicisti che si sono fusi e confusi con una platea attenta, coinvolta, divertita, ammaliata.
Il giorno dopo siamo andati tutti a far castagne e a godere della magia dei boschi secolari che incorniciano il nostro versante nord occidentale. E' stata l'occasione per conoscere da vicino un ambiente che chi ci viene a fare visita in estate difficilmente esplora e per regalarsi una meravigliosa grigliata al Santuario di San Cerbone. Cosa ricordo ancora adesso con grande affetto? il momento in cui ci siamo riuniti con i bambini e abbiamo giocato a "strega comanda color". Si, perché in quel momento è stato chiaro a tutti cosa stava accadendo. Non c'erano ruoli, colori distinzioni d'età che potessero creare barriere... c'erano persone, che in alcuni casi si erano appena conosciute, unite dalla voglia di stare, essere, correre, ridere... "tutto qui". In serata c'è stato ancora tempo da dedicarsi sia con la dispensa emotiva di Michele (che ha spiegato ai presenti il perché di una cucina così fortemente legata ai sapori del luogo e ai ricordi d'infanzia) che con la bossa nova di Stefano (ormai di casa qui da noi) e David. 
Domenica ho richiesto uno sforzo ai nostri eroi, convinta come sono che la grande potenzialità inespressa di quest'isola sia la sua incredibile varietà di panorami, suggestioni e habitat, li ho riuniti a raccolta per un'escursione nell'altro versante dell'Elba. Su richiesta di Claudio, che da tempo desiderava esplorare la Miniera del Ginevro, e con la collaborazione spontanea, entusiasta e genuina di Stefano Luzzetti, che ha messo a nostra disposizione le sue conoscenze e il suo tempo, ci siamo quindi avventurati nel versante orientale dell'isola, potendone così apprezzare il fascino minerario legato all'attività estrattiva che fino agli anni '80 ha sfamato numerose famiglie.

L'intensità e la varietà delle emozioni e delle esperienze condivise, vorrebbero che proseguissi il racconto ma di fatto io credo che le parole non servano e non bastino a "spiegare" l'inspiegabile, a esprimere il grumo di gratitudine e affetto che provo per le persone che lavorano con noi e che con gioiosa spontaneità hanno messo a disposizione tempo, mezzi, energie e competenze per far sì che la grigliata di San Cerbone riuscisse meravigliosamente bene. Non conosco nemmeno parole che possano renedere giustizia al mio sentire, all'emozione che provo ogni volta che tornano gli amici e alle lacrime che alluvionano i miei occhi quando ripartono. Io so che chi c'era sa di cosa sto scrivendo... lo so perché è un sentire condiviso che mi riempie di gioia, di buone speranze, di energia per continuare una via che non sempre è semplice e immediata come appare... A tutti gli altri vorrei dire che il Cernia è un "sentire", che può essere solo vissuto per essere compreso,  e che forse questa chiacchierata tra amici, appunto, che si è svolta sul finale di #elbafall2011 può aiutare a intuire..... 


Nessun commento:

Posta un commento