giovedì 2 settembre 2010

In questo preciso, insignificante istante

Stasera non ha cigolato.


Strano... sono anche tornata indietro, l'ho aperto un'altra volta: niente!

Mi manca un pò.

Sì, il rumore del cancello di casa che stride e miagola mentre lo apro... è il benvenuto nel mio regno. Quanto mi piace. Ogni volta che rientro, lui è li che mi aspetta... pronto a darmi il suo festoso saluto, ad accogliermi come una regina, appunto, nel reame del silenzio e dell'immaginazione: la mia casa.

Sarà perché si tratta di una conquista.... sì, sì... credo che il fatto di non aver mai avuto un mio spazio privato di riposo e riflessione durante i lunghi mesi estivi di lavoro, mi abbia reso particolarmente sensibile a questo aspetto, al punto che stasera, il cigolio storto del mio cancello quasi mi manca.... come non fossi propriamente ancora tornata.

Fortunatamente, subito dopo aver messo piede in giardino, tutto ha ritrovato il suo posto e quell'abbraccio caldo e ospitale  dell'isola è venuto come ogni sera ad accogliermi.

A lei mi abbandono, al mio rientro. Mi concedo al suo fascino notturno, ascolto rapita i grilli, mi riparo con un cenno della mano dalla pioggia di stelle che mi inonda e rimango incantata dal manto nero del mare che si stende davanti a me.

 Stasera c'è una esatta metà di luna che, arrossita, si specchia nel mare mentre lontano all'orizzonte, ballano le luci del "continente" e riesco a a vedere persino i fumi di Piombino.

No, mi spiace... non ho saputo resistere a tutta questa bellezza. Mi ha preso un nodo alla gola, le dita hanno iniziato a pizzicare e mi sono "rovesciata" sulla tastiera del mio computer. No non resisto. No, impossibile farlo. Ci sono giorni in cui tutto sembra andare storto (sarà capitato anche a voi immagino). Ci sono momenti in cui vacillo, lo ammetto. perdo il filo, inciampo, mi sento ancor più stropicciata, fatico a respirare, il mio viaggio sembra vano e d'improvviso sembro smarrire la via. Vi ricordate Alice? Sì, lei... quella nel Paese delle Meraviglie. Si sarà persa cento volte lungo la via e certo l'incontro con il Cappellaio matto, il Leprotto bisestile e lo Stregatto non le hanno dissipato i dubbi.... eppure arriva infondo, lo trova il Bianconiglio e si avventura alla Corte della Regina... si, si.



Ebbene, io credo di avere perso il conto delle volte in cui inciampando mi sono rialzata per poi acciaccarmi ancora e smarrire il senso del mio andare. Eppure oggi, che sono ancor più stropicciata e "storta" di prima, stasera che sento i grilli cantare e vedo la luna specchiarsi nel mare, ora che la mia gatta si strofina alle mie caviglie e una delle due candele che ho acceso sta per spegnersi... in questo preciso, insignificante istante, capisco, o meglio SENTO, che è questo il mio posto. Sento che su questo scoglio delimitato dal mare tutt'intorno, percepisco con maggiore chiarezza la mia finitiudine, la mia imperfezione, il mio limite, il mio umano incedere un pò storto e di sicuro meno infallibile di quanto mi fossi raccontata. Qui tutto mi sembra più sopportabile, persino il dovermi accettare per come sono (storta, vulnerabile, lunatica, testarda e piena di contraddizioni). Di fronte a una bellezza che fa cantare il cuore, tutto sembra meno greve e le asperità si smussano, i contrasti si sfumano e tutto si ammanta di un relativismo nuovo. Ciò che oggi mi sembra un problema, potrebbe semplicemente essere una opportunità, nella quale inciampo adesso, per rialzarmi cresciuta domani.

Sorrido.

Si, sollevo gli angoli della bocca perché non avrei creduto di concedermi così pienamente stasera.... eppure, complice il fascino sottile di una notte di stelle graffiata dai grilli, non ho saputo resistere al canto delle mille sirene che dal mare mi invitano ad "uscire". Doveva essere così. Ho scelto di assecondare questo momento di intenso splendore e di lasciare andare i miei pensieri.

La candela si è spenta, come preannunciato. E' tempo che arrotoli il mio messaggio e lo infili nella bottiglia del blog... chissà dove la porterà il web.....



Vi abbraccio in questa notte di stelle e provo a trattenere il più a lungo possibile questa immagine di bellezza per regalarla a tutti voi, moltiplicando sorrisi e intense emozioni, in "piazzetta".


FFFFFFIIIU'U' (ho spento la candela)

2 commenti:

  1. che bello questo blog!
    è come avere una finestra del proprio cuore (per chi, come noi, è innamorato pazzamente di quest'isola ma se la puo godere poco.. e non nei momenti migliori dell'anno..) sempre accesa sullo 'scoglio', per raccontarci ciò che è per qualcuno, e potrebbe essere per noi, la vita in simbiosi con questo posto...
    devo dire raramente come quest'anno è stato difficile il distacco da marciana e dall'isola.. leggere queste righe ci lascia comunque sintonizzati, almeno per qualche momento..
    Messo un desktop di Chiessi sul pc del lavoro, almeno qualche immagine ogni tanto me la vedo.. e per gli odori.. la sera c'è da preparare il moramonde :)
    ciao e grazie Fra!

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  2. grazie a te..... per l'attenzione che dedichi sempre a questi scritti sghembi e per il sensibile e partecipe sguardo che rivolgi a quest'isola che davvero non finisce di sorprendermi e di stregarmi.
    Speravo che il blog servisse a mantenere vivi gli scambi di chi, come noi, vive di queste scintille di bellezza e leggerti, oggi, mi regala la gioia di esserci riuscita.
    Scommetto che continueremo a incontrarci, in un punto indefinito del canale, a moltiplicare le nostre emozioni isolane.
    Per il profumo hai ragione tu: il moramonde non delude mai.....
    P.s. mangio sempre un paio di more il pomeriggio prima di entrare in casa e sorrido pensando alle vostre raccolte :)
    Ciao Monde... vi aspetto per le castagne!

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